TECHMED – UN SUPERCOMPUTER PER TROVARE LA CURA AL CORONAVIRUS
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IN QUESTO PODCAST PARLIAMO DI UN PROGETTO IBM SU UN SUPERCOMPUTER CONTRO IL CORONAVIRUS
Un supercomputer per sconfiggere il virus
L’aveva detto Carla Masperi, Chief Operation Officer di SAP, in un’intervista molto bella che il nostro Mat le ha fatto pochi giorni fa: Carla ha detto che da questo durissimo momento, da questo dramma generato dal coronavirus usciremo grazie alla tecnologia.
Beh, è difficile darle torto. E’ la tecnologia che permette, pur con tutti i limiti del caso, di fare smart working e di mandare avanti determinate professioni e la scuola dei nostri ragazzi. E’ la tecnologia che con soluzioni di collaborazione (abbiamo parlato di Cisco WebEx, per esempio) permette di far ripartire le attività ferme. E’ la tecnologia che abilita la telemedicina, per non dire dell’ipotesi del contact tracing, il tracciamento dei movimenti delle persone per dir loro come evitare di entrare a contatto con potenziali contagiati.
Il consorzio di supercomputer guidato da IBM
Ed è la tecnologia che sorregge l’iniziativa di IBM di cui parliamo in questo podcast: un consorzio di supercomputer che agevoli per i ricercatori che studiano il coronavirus l’accesso al calcolo ad alte prestazioni. A questo consorzio IBM lavora con molte altre istituzioni, tra le quali il Dipartimento di Scienza e Tecnologia della Casa Bianca, e il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. E – piccolo inciso – c’è da credere che l’apporto delle istituzioni americane non sarà di facciata, dal momento che il coronavirus da loro sta letteralmente esplodendo: gli States sono ora il Paese con più contagi al mondo (al 27 marzo sono 85.996 casi).
Dalla loro collaborazione nascerà «Covid-19 High Performance Computing Consortium», il consorzio – appunto – che raccoglie risorse di elaborazione ad alte prestazioni con un obiettivo: aumentare la velocità e la capacità della ricerca sul virus per arrivare il prima possibile a una cura o al vaccino.
Nello specifico, il progetto è di mettere in contatto 16 sistemi di supercalcolo elaborati da diversi soggetti: IBM, abbiamo detto, ma anche laboratori, università, e giganti dell’IT come Amazon, Google e Microsoft. I ricercatori potranno accedere da da remoto a questi sistemi, e saranno selezionati da un board del consorzio, che sceglierà progetti più promettenti.
E poi nel podcast sentirai…
… qual è la potenza di calcolo del supercomputer, e come potrà concretamente aiutare nella cura al coronavirus
Buon ascolto!
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