NFON – RILANCIARE IL LAVORO: DUE MODI PER FARLO CONCRETAMENTE
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In questo podcast NFON dà informazioni molto utili alle aziende per rilanciare il lavoro attraverso lo smart working.
Rilanciare il lavoro durante e dopo il lockdown
E’ ufficiale: il lockdown in Italia terminerà il 4 maggio, tra tre settimane. Ma attenzione, questo non significa che il 5 maggio torneremo a vivere come facevamo prima che le autorità prendessero i provvedimenti necessari a contenere l’epidemia di Covid-19. E’ molto probabile – anzi, è praticamente certo – che il ritorno alla normalità sarà graduale. Molto graduale. E che quindi in molte aziende la modalità di lavoro attuale – smart working, anche se sarebbe più corretto definirlo home working o lavoro da casa – continuerà ancora per un bel po’.
In queste settimane abbiamo affrontato spesso il tema, sottolineando come l’urgenza di essere in modalità smart working abbia di fatto travolto le imprese, obbligandole ad affrontare all’improvviso un passaggio chiave della trasformazione digitale. Ne abbiamo parlato anche con Guelfo Tagliavini, presidente di Tesav, in un’intervista doppia con Marco Pasculli (che di Nfon Italia è managing director) e che potete riascoltare sul canale NFON di Radio IT.
Rilanciare il lavoro: l’aiuto pubblico
Insomma, le imprese vanno supportate. L’aiuto può arrivare da diverse direzioni, sia da quella delle amministrazioni pubbliche sia dalle aziende dotate di una robusta sapienza tecnologica. In questo podcast, mettiamo insieme le due cose.
Cominciamo dal pubblico, parlando della Lombardia e di due bandi, uno della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Regione Lombardia: entrambi sono stati attivati proprio aiutare e indirizzare le imprese lombarde a implementare velocemente con e efficacia smart working, telelavoro e lavoro agile.
Il primo è il bando “Restart Digitale”, stanziato dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi per 1 milione e mezzo di euro. Vi possono partecipare le micro e piccole imprese, iscritte al Registro e con sede legale o operativa attiva nel territorio della stessa camera di commercio. Il bando interviene per investimenti in tecnologie digitali (hardware, software, accessori, applicativi, infrastrutture tecnologiche e servizi specialistici) che implementino e migliorino tutto quel che riguarda smart working e affini. Le domande di adesione al bando possono essere già presentate, fino a esaurimento fondi e comunque non oltre le ore 12.00 del 30 giugno 2020.
Che cosa è previsto e come si partecipa? Per questo, rimandiamo all’approfondimento che trovate linkato in questa pagina.
E veniamo quindi all’altro bando, quello di Regione Lombardia, che stanzia 4 milioni e mezzo di euro in fondi (grazie al Fondo Sociale Europeo), con l’obiettivo di supportare le aziende nell’adozione di politiche di lavoro agile.
I punti salienti di questo bando sono due: il primo riguarda la formazione delle persone, con accesso a consulenze che indirizzino verso l’adozione dei piani di smart working; il secondo, riguarda invece l’acquisto di tecnologia e dispositivi utili per passare allo smart working. Anche per questo bando le domande possono essere già presentate, e si potrà farlo fino alle ore 17.00 del 15 dicembre 2021. Ripetiamo: 2021, l’anno prossimo.
Di nuovo: per sapere chi possa partecipare e conoscere i dettagli della domanda da inoltrare, rimandiamo al link negli approfondimenti.
Rilanciare il lavoro: il sostegno di NFON
Abbiamo visto il supporto pubblico, vediamo ora quello privato. In particolare, il supporto di NFON per implementare forme di lavoro flessibile, non solo per aiutare le aziende in questo particolare momento ma anche per migliorare la qualità della vita e del lavoro delle persone, La tecnologia è quella di Cloudya, cioè il centralino in cloud che assicura un’alta efficienza di connessioni e garantisce affidabilità e flessibilità, condizioni essenziali per assicurare flussi di lavoro costanti e sicuri.
Gestire la telefonia aziendale in cloud ha un plus: permette di offrire un unico numero telefonico a cui essere raggiunti sia in ufficio sia via mobile, di avere una sola casella di posta e una rubrica aziendale comune a tutti i propri collaboratori. In sintesi, tutti gli utenti di un’intera azienda vengono messi nelle condizioni di fare smart working in maniera efficace, con il minimo dispendio di energie da parte della divisione IT. In termini pratici, vuol dire condividere documenti e informazioni in tempo reale e mettersi facilmente in collegamento utilizzando servizi telefonici professionali in cloud.
Rilanciare il lavoro: i plus di Cloudya
- Si installa in pochi clic e con un’unica interfaccia con funzioni drag&drop. Per accedere basta un nome utente e una password per tutti i device, fino a 9 per utente;
- Il contratto si rinnova ogni 30 giorni, può essere disdetto in ogni momento e senza penali, si paga a consumo, a prescindere dal numero di dispositivi utilizzati;
- Sul fronte sicurezza, si basa su un’infrastruttura geo-ridondante e protetta, con tre data-center europei e nel pieno rispetto dei più rigorosi standard di sicurezza e GDPR;
E inoltre NFON ha attivato su Cloudya una promozione speciale: se si sceglie di attivare il servizio entro il 30 aprile, i primi due mesi sono gratis
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