SICUREZZA – PAOLO LOSSA (DELL TECHNOLOGIES): “LA SICUREZZA IT CENTRALE NELL’AGENDA DI UN’AZIENDA”
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La pandemia di Covid-19 è un tipico evento disruptive: ha stravolto la vita di tutti, persone e organizzazioni. Per queste ultime, siano esse aziende o enti pubblici, l’impatto non ha riguardato solo l’organizzazione del lavoro ma anche la protezione dei dati. Ciò conferma quanto la sicurezza IT sia centrale nell’agenda di un’azienda.
Proprio sulla data protection fa il punto una survey, GDPI 2020 Snapshot, resa pubblica da Dell Technologies e di cui parliamo in questa intervista con Paolo Lossa, che del colosso informatico è Country Lead Italy Data Protection.
Grazie ad esso, apprendiamo che l’Italia è tra i Paesi più attenti al tema security.
Security e data protection: la parola a Paolo Lossa
Buongiorno, Paolo!
Buongiorno a tutti coloro che ci ascoltano.
Cosa vuol dire data protection?
E’ molto semplice: impegnarsi ad aiutare i nostri clienti a essere, nell’ambito dell’Information Technology, il più possibile resilienti. La resilienza è la capacità di poter recuperare dati e informazioni dopo attacchi di qualsiasi natura.
Per approfondire, partiamo dal GDPI 2020 Snapshot, che non va confuso con il GDPR. Di cosa si tratta?
Certo, non va assolutamente confuso. Sta per Global Data Protection Index, ed è un’analisi di mercato che Dell Technologies commissiona ogni due anni a una società interna, VansonBourne, una delle principali società di ricerca nell’IT. L’obiettivo dello studio è misurare il grado di maturità delle aziende sulladata protection.
E’ uno studio pervasivo che si rivolge a un migliaio di decision makers del settore, attivi sia nella pubblica amministrazione sia nel settore privato, che lavorino in organizzazioni con più di 250 impiegati e sparse in tutto il mondo. Con la survey si vuole comprendere quanto questi decision makers si sentano sicuri che, a fronte di un attacco informatico, i sistemi possano rispodere efficacemente garantendo la continuità del business.
Il primo aspetto rilevante che emerge da questo studio è il seguente: 810 decision makers su 1000 non si sentono sicuri che nei prossimi 10 mesi le tecnologie aziendali possano opporre una buona difesa ad attacchi disruptive.
E poi nel podcast scoprirai …
.lo stato della data protection secondo il GDPI;
.le riflessioni sull’impatto di Covid-19;
.lo stato dell’Italia nel ranking elaborato dal GDPI;
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