CIO CORNER – I CIO E LA CRISI DA CORONAVIRUS: I PUNTI CHIAVE PER GESTIRLA AL MEGLIO
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In questo podcast diamo qualche consiglio ai CIO su dove concentrare attenzione e sforzi durante questa crisi da coronavirus.
CIO e coronavirus: il valore del digitale
Per essere precisi, i consigli li dà Gartner ma noi ci permettiamo di farli nostri e di diffonderli ai CIO e agli IT manager. E per farlo partiamo da un dato: più di una dozzina di multinazionali hanno annunciato di non riuscire a raggiungere gli obiettivi finanziari di Q2, il secondo trimestre 2020, per una combinazione di effetti: l’impatto sulla catena di approvvigionamento e il calo della domanda esterna.
Il valore del digitale risulta ora chiaro a tutti, ed ecco perché Gartner lancia un messaggio a tutte le società: trasferire – sul digitale, appunto – i business che possono adattarsi a quella dimensione mitigherà l’impatto della crisi, così che le società potranno continuare a muoversi, pur se in modo più morbido, sia ora sia sul lungo termine.
E’ dunque il momento di essere proattivi, e di garantire continuità all’operatività aziendale. I CIO sono chiamati a intervenire su due livelli con la massima priorità: ampliare le risorse digitali nell’ambiente di lavoro e sviluppare o potenziare le tecnologie digitali per sostenere la domanda dei clienti.
CIO e coronavirus: l’ambiente di lavoro
Veniamo al primo punto. Da più parti – politici, medici, esperti – e ormai da settimane il messaggio più diffuso ai cittadini è uno: state a casa (Aperta parentesi: hanno ragione, bisogna stare in casa per ostacolare la diffusione del virus, sennò non ne usciamo più. Chiusa parentesi). I CIO, in questo, giocano un ruolo centrale perché possono far sì che pur stando a casa i lavoratori siano produttivi, ed efficaci. E a riguardo, possono lavorare su quattro piani.
Il primo: la casistica. I CIO devono studiare e comprendere il flusso di lavoro tipico di chi può svolgere il proprio compito da remoto e identificare i sistemi a cui deve accedere. E cioè: piattaforme di comunicazione interne (mail, chat e messaggistica), sistemi CRM ed ERP. In questa casistica vanno incluse le interazioni con clienti e partner commerciali, e lo studio delle potenziali esigenze degli utenti esterni.
Il secondo: la sicurezza. I CIO devono riesaminare l’infrastruttura di security esistente per stabilire ciò di cui le persone hanno bisogno per lavorare senza problemi da casa. Ciò va fatto sull’hardware, che può essere il laptop aziendale così come il proprio dispositivo personale (in omaggio alla tendenza BYOD, bring your own device), e sulle reti, pubbliche o private. Quindi considerare e irrobustire la sicurezza degli endpoint e della gestione degli accessi ai sistemi della società.
E poi nel podcast scoprirai…
… tutti gli altri suggerimenti di Gartner per i CIO e la gestione dell’IT in un momento di crisi come l’attuale
Buon ascolto!
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