CINQUE MOTIVI PER SCEGLIERE IL CENTRALINO VIRTUALE
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Grazie alla collaborazione con NFON, in questo podcast ti diamo cinque buoni motivi per i quali un centralino virtuale è ciò che si addice alla tua azienda.
Come si lavora, oggi? “Connessi H24”, direbbe il Milanese Imbruttito. Che non vuol dire connessi alla rete, ma al mondo: disponibili sempre e ovunque, spesso in mobilità e spesso in modalità smart working. Questo significa che le aziende sono tenute a dotarsi di soluzioni di comunicazione e collaborazione che garantiscano il massimo livello di copertura, velocità e affidabilità. In altre parole, significa costruire infrastrutture di comunicazione a valore aggiunto. Per l’azienda significa, tra l’altro, poterle aprire anche a tutta la filiera di fornitori e partner. E i vantaggi sono evidenti: costante allineamento sugli obiettivi, rapida condivisione di nuove iniziative o di modifiche di progetto così da rispondere alle esigenze di mercato in tempo reale. E soprattutto, come effetto immediato, una customer experience di alto livello.
Tra le soluzioni, la scelta del centralino è tutt’altro che secondaria. E’ invece un fattore fondamentale di competitività. Scelta significa bivio, e qui le direzioni sono chiare: o quella tradizionale, del centralino telefonico hardware; o quella innovativa, del centralino virtuale. Come abbiamo visto nei precedenti episodi usciti su questo canale, si tratta di un sistema di telefonia in cloud sotto forma di servizio erogato da un service provider; ogni mese si paga un canone pay per use, e cioè calcolato sulla base di ciò si utilizza effettivamente.
Centralino virtuale: primo motivo
Il primo riguarda i benefici economici e fiscali. Un centralino in cloud consente di abbattere i costi fissi dell’apparato hardware, e inoltre il canone è completamente deducibile. In più la scelta è a basso impatto economico perché elimina i costi di utilizzo di linee telefoniche; il centralino virtuale infatti si appoggia su connessione internet (è una soluzione Voip, voice over internet protocol).
Centralino virtuale: secondo motivo
L’affidabilità del servizio. Con un centralino virtuale non serve preoccuparsi della manutenzione dell’hardware e, in generale, di eventuali malfunzionamenti. A gestire e a risolvere i problemi pensa infatti il service provider. Naturalmente bisognerà valutarlo bene, cercandone l’affidabilità attraverso l’analisi delle caratteristiche della sua infrastruttura. Quindi le sue capacità di backup, di ridondanza dei sistemi e di protezione dei dati sensibili.
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Centralino virtuale: terzo motivo
La flessibilità. Una soluzione evoluta nei servizi di telefonia abbatte i limiti geografici e dimensionali. In altre parole, in modo semplice e immediato è possibile mettere in comunicazione i collaboratori sul territorio semplicemente con un cellulare e un computer, Così come è semplice e immediato aumentare il numero delle utenze e dei servizi con un click. Attenzione, però: riguardo al punto sulla flessibilità e riguardo a quello precedente sull’affidabilità, è fondamentale porre una particolare attenzione alle condizioni del contratto, che devono essere redatte per gestire nel miglior modo possibile l’intero sistema.
Centralino virtuale: quarto motivo
La sicurezza. Punto cruciale, tutt’altro che trascurabile in tempi in cui gli attacchi crescono senza sosta. I centralini aziendali tradizionali molto spesso non sono aggiornati, e vengono così presi di mira per accedere alla rete e ai dati sensibili dell’azienda. Un servizio cloud di nuova generazione, invece, garantisce massima protezione e – importantissimo – piena compatibilità con i requisiti richiesti dalla legge.
Centralino virtuale: quinto motivo
La fruizione di servizi aggiuntivi. Scegliere un centralino virtuale non significa solo avere servizi di comunicazione professionale. Con questa soluzione, infatti, si possono certamente gestire più numeri telefonici, ma anche account di posta elettronica, sistemi di messaggistica e strumenti di collaborazione. Si possono fare videoconferenze, condividere file e il proprio desktop. Si può addirittura dialogare con gli applicativi aziendali, per esempio i CRM, per far si che l’utente possa avviare telefonate direttamente dall’applicazione business, registrarne il contenuto e annotare feedback in tempo reale.
Insomma, scegliere tra la tradizione e l’innovazione non è poi così difficile.
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