BOOLEBOX – “TRA 90 GIORNI LA CYBERSECURITY NON SARÀ MAI PIÙ COME PRIMA!”
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In questo podcast Boole ti racconta – anzi, ti annuncia – che la cybersecurity sta per cambiare.
E che nulla sarà più come prima.
Diffidare delle affermazioni radicali si rivela spesso una cosa saggia. Ma non sempre è così, e questa è una di quelle volte. Perché la cybersecurity sta davvero per voltare pagina, andando incontro a un cambiamento epocale. Arriverà a breve, infatti, una modalità di protezione dei dati che davvero rivoluziona lo stato dell’arte del settore.
Ad annunciarlo è Boole Server, l’azienda madre di BooleBox, la soluzione che da anni garantisce il massimo livello di sicurezza informatica a diversi soggetti: privati, aziende (dalle multinazionali alle PMI) ed enti pubblici. Di Boole Server diremo tra poco, ma ora torniamo al cambiamento epocale di cui abbiamo detto, e che consentirà ad aziende, professionisti, enti e privati di proteggere i dati, i file e le applicazioni più utilizzate nel mondo con un livello di sicurezza mai sperimentato prima d’ora. Sicurezza che viene garantita sia in assetto statico (quindi nella fase di storage) sia in quello dinamico, quando gli oggetti digitali vengono trasferiti da un luogo all’altro.
Boole cambia la cybersecurity
La protagonista di questa svolta è proprio BooleBox, che sta per essere lanciata sul mercato in una nuova veste. Attenzione, non un semplice aggiornamento: a spiegarcelo è Valerio Pastore, fondatore di Boole Server.
“Siamo ad un punto di svolta nel futuro della soluzione, in quanto stiamo per lanciare sul mercato una riproposizione del prodotto destinata a cambiare il modello di protezione dei dati attuale di BooleBox. Grazie alla possibilità di governare i dati da un’unica dashboard, non sarà più necessario preoccuparsi della sicurezza di sistemi o prodotti terzi già in adozione in azienda, come ad esempio OneDrive o Microsoft SharePoint. Ciò vuol dire che, anche in caso di intrusione di hacker all’interno di questi sistemi, troveranno dati illeggibili. Sarà infatti BooleBox ad applicare in modo automatico ad ogni singolo file le dovute garanzie di sicurezza. Per noi è una piccola rivoluzione, che deriva da quanto le aziende ci chiedono ogni giorno, ovvero una protezione totale, in grado di sposarsi con soluzioni già in uso, e in maniera trasparente per l’utente finale”.
Boole e un futuro di cambiamenti
L’enorme portata del cambiamento annunciato da Pastore appare evidente, e impatterà in modo positivamente decisivo sul business e sul lavoro quotidiano di chi utilizzerà la soluzione. Ma non solo: la stessa Boole Server, infatti, ha rivisto la struttura dei propri team interni per affrontare con maggior slancio la propria crescita, con il dovuto sostegno alla domanda futura e con un maggior radicamento sul territorio.
Ecco cosa dice a riguardo Marco Iannucci, CEO di Boole Server: “La rivoluzione tecnologica che stiamo per avviare avrà impatti importanti sul settore IT, sia in Italia sia nel mondo. Per questo abbiamo la necessità di attivare un processo di reengineering dell’azienda, che ci permetta di supportare il forte aumento di richieste delle nostre soluzioni. In quest’ottica abbiamo riorganizzato il nostro team di sviluppo, il team marketing e l’area commerciale, e abbiamo di recente siglato un nuovo accordo di distribuzione con un player mondiale come Ingram Micro. Inoltre stiamo aprendo nuove sedi, ad esempio Roma, per affiancare più da vicino e meglio aziende, enti e operatori IT”.
Boole, eccellenza tecnologica italiana
Un aspetto da non trascurare in questo cambiamento è il fatto che provenga da un’azienda IT italiana, a conferma delle potenzialità tecnologiche che il nostro Paese è capace di esprimere. Boole Server, in particolare, è il primo vendor italiano di soluzioni di data centric protection per grandi aziende e PMI. E la tecnologia di BooleBox su cifratura di livello militare, fornendo quindi all’utente un controllo assoluto sui propri dati, e impedendo accessi non autorizzati ai documenti grazie a impostazioni di protezione estremamente facili da utilizzare.
BooleBox è distribuito al momento in oltre 25 Paesi a più di 180 clienti enterprise – tra questi, giusto per fare qualche nome, ci sono Coop, Eni, Qatar Airways, Rai, Commissione Europea e la polizia dello stato del New Jersey. Gli utenti in tutto il mondo sono più di 100 mila utenti.
Per scoprire la soluzione che si annuncia come l’autentico game-changer della cybersecurity mondiale dovremo attendere ancora circa 90 giorni.
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