LOGICOM – PERCHÉ SI DEVE PASSARE A WINDOWS 10 DAL 7, E SI DEVE FARLO ORA
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Questo podcast è per chi – privati o aziende – ha ancora Windows 7: basta, è tempo di passare a Windows 10.
Perché?
Ce lo spiega Claudia Bonatti, direttore vendite e OEM Microsoft Italia.
Ciao, Claudia
Ciao!
Windows 10: cosa accadrà il 14 gennaio 2020?
Partiamo da una data: 14 gennaio 2020. Da mesi Microsoft ha annunciato un passaggio chiave negli aggiornamenti Windows, sia per i privati sia per le aziende. Cosa accadrà quel giorno?
Windows 7 è nato il 22 ottobre 2009: ha una lunga storia, ha compiuto ormai oltre 10 anni. A gennaio 2020 avremo la fine del supporto. Cosa significa? Significa che da quella data non saranno più rilasciati aggiornamenti di sicurezza per questo sistema operativo; colgo l’occasione per dire che nella stessa data anche Windows Server 2008 non riceverà aggiornamenti. Questo significa che i pc e i server che non avranno effettuato l’aggiornamento saranno molto più esposti ad attacchi informatici.
Ciò non vale solo per i dispositivi connessi alla rete: anche le macchine offline. potranno essere sotto attacco. E il tema degli attacchi informatici è doloroso: circa il 50% dei pc utilizzati nel mondo delle Pmi ha subito attacchi informatici nel corso dell’ultimo anno. Questi, spesso, non vengono identificati immediatamente: per mesi l’azienda può subire sottrazioni di informazioni e dati sensibili senza che nessuno se ne accorga. Per questo, per proteggere il proprio business, è necessario avere macchine sempre aggiornate.
Windows 10: un aggiornamento necessario
Alberto ha parlato a lungo con Claudia Bonatti di questo importante passaggio. Per esempio, cosa comporta per gli utenti? Tecnicamente, cosa devono fare?
Durante l’intervista, sono stati tracciati due profili emblematici di utente: il privato che utilizza il pc per il tempo libero e chi invece lo usa per lo small business, intendendo cioè le piccole aziende che gestiscono un certo patrimonio di dati e informazioni.
Cosa dovranno fare, due utenti così, per passare da Windows 7 a Windows 10?
Come potranno adeguarsi?
Quali passaggi fare?
E poi, dal punto di vista di Microsoft, quali criticità inevitabili sono state messe in conto, e come si pensa di gestire a livello di raccomandazioni e consigli l’inevitabile flusso di domande che arriveranno?
Windows 10, ma non solo
Un passaggio importante riguarda anche, come ha anticipato Claudia Bonatti, la fine degli aggiornamenti di Windows Server 2008. A riguardo, il discorso è atterrato su un tema cruciale: il cloud. Si è quindi parlato di punti di forza del passaggio a soluzioni in cloud, di flessibilità, di costi, e del livello di sicurezza.
Secondo l’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, infatti, l’82% delle imprese ha ormai compreso che il cloud abilita una maggiore agilità dell’IT aziendale. Tuttavia l’utilizzo di metodologie specifiche è ancora molto limitato: il 58% delle aziende percepisce una difficoltà a reperire le competenze necessarie sul mercato, imputando la colpa principalmente agli attori del mercato ICT, ritenuti nel 58% dei casi non sufficientemente competenti sul tema.
Inoltre, il 37% trova complesso reperire sul mercato del lavoro figure professionali con competenze specifiche per la gestione della nuvola, come il Cloud Architect o il Cloud Specialist, mentre un altro 26%, pur volendo formare in proposito il proprio personale IT, non riesce a trovare programmi di formazione adeguati alle esigenze.
Claudia ha quindi spiegato perché, secondo lei, c’è ancora una certa reticenza del canale IT in Italia a passare decisamente al cloud, evidenziando come sia possibile come scegliere partner affidabili per questo passaggio e quali caratteristiche debbano avere.
E poi nel podcast sentirai …
… tutti i consigli e le accortezze tecniche per migrare da Windows 7 a Windows 10 senza problemi o intoppi.
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