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NUTANIX – COS’È L’IPERCONVERGENZA E PERCHÉ LE AZIENDE DOVREBBERO ADOTTARLA?

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Questo podcast è per quelle aziende che hanno un’infrastruttura IT frammentata: un miscuglio di server, piattaforme di data storage, interfacce di rete, strutture di backup, ciascuno di essi situato in un dispositivo a sé stante.
La soluzione? L?iperconvergenza! Con la collaborazione di Nutanix, ti raccontiamo  come funziona.

Iperconvergenza: qual è il problema?

Il problema è chiaro: c’è una gran confusione di oggetti, costruita con lo scorrere della vita aziendale. E’ facile immaginare cosa sia accaduto: si lavora, si producono dati, si utilizzano nuovi software. E passo dopo passo, l’infrastruttura IT si dimostra di volta in volta inadeguata. E allora si aggiungono elementi: un server oggi, un’interfaccia domani, una stanza di storage dopodomani. Il risultato è un edificio molto grande fatto di pezzi diversi l’uno dall’altro. Brutto a vedersi, e decisamente poco pratico. 

L’estetica qui non ci interessa molto, ma la praticità sì. Meglio, l’usabilità. Per quanto integrato nei suoi vari componenti, e pur se costruito con le migliori intenzioni – e cioè: soddisfare necessità aziendali sempre più ampie e con budget sempre più ridotti – quel sistema è decisamente frammentato. E la frammentazione porta con sé inevitabilmente un buon numero di svantaggi con i quali tutti gli amministratori IT devono confrontarsi ogni giorno. Ne bastino tre:

Il primo è la complessità, che comporta maggiore difficoltà di gestione e giocoforza la necessità di coinvolgere specialisti che sappiano mantenere e governare quei sistemi.

Il secondo sono i costi, alti sotto ogni profilo: quello dell’acquisto, quello di eventuali espansioni, quello dei costi operativi.

Il terzo riguarda la protezione dei dati: non essendo previste soluzioni integrate che ne facilitino il recupero, quando sorgono problemi questi si traducono in tempi lunghi di mancata operatività, e nei relativi costi (non certo bassi).

L’iperconvergenza è la soluzione

Qual è la soluzione? Diciamo innanzitutto qual era, perché così capiamo meglio la questione. Bene, la soluzione era la convergenza. In un approccio di tipo convergente, un unico produttore offre un bundle preconfigurato di elementi: un server, un sistema di archiviazione, un’interfaccia di networking (quindi hardware e software). 

L’obiettivo è abbastanza chiaro: minimizzare problemi di compatibilità e semplificare la gestione. E tuttavia, un punto critico resta: ognuno di quei moduli, per quanto collocato all’interno di un sistema, continua a essere un’unità a sé stante. C’è quindi ancora da risolvere questo punto. Ed è qui che parliamo di iperconvergenza.

Iperconvergenza

Iperconvergenza: come funziona

Cosa accade in una struttura iperconvergente?  Accade che l’integrazione tra le tecnologie è tale da non poterle suddividere in componenti separati. La loro interconnessione è strettissima, e punta semplificare drasticamente l’infrastruttura IT aziendale. L’iperconvergenza quindi trasforma i data center in veri e propri sistemi operativi, migliorando notevolmente le performance della stessa infrastruttura senza obbligare l’azienda a investire in nuovo hardware. Possiamo anche dire che l’iperconvergenza è figlia dei tempi: prima si potenziavano gli hardware; poi, grazie alla virtualizzazione, si sono potenziali i software. Oggi, con il cloud, la nuova frontiera è nei servizi pay-per-use.

Iperconvergenza: i vantaggi

E allora, cerchiamo di capirli bene i vantaggi di una soluzione iperconvergente.

Anzitutto, rispetto ad un sistema IT tradizionale, si gode del pieno potenziale dell’hardware moderno in una piattaforma singola, economicamente efficace e che permette un deployment veloce delle risorse, in maniera scalabile. Quell’unica interfaccia è sufficiente per gestire l’intero sistema: non c’è dunque bisogno di tecnici iper-specializzati. 

Il punto della gestione è essenziale: le infrastrutture tradizionali richiedono che ogni modulo venga configurato e installato singolarmente. Giocoforza, nell’eventualità di un ripristino, ogni singolo dispositivo dovrà essere riconfigurato indipendentemente dagli altri. Nell’infrastruttura iperconvergente, l’unità da configurare o ripristinare è una sola. 

L’altro vantaggio è nella riduzione dei costi e nel miglioramento dell’efficacia. Una soluzione iperconvergente ha un prezzo d’acquisto iniziale inferiore rispetto a soluzioni di altro tipo, gli upgrade sono caratterizzati da costi prevedibili, e in generale sono bassi anche i costi operativi.

E poi nel podcast sentirai …
… tutti gli altri vantaggi dell’iperconvergenza e tanti altri consigli a riguardo, tutti contenuti nella guida “For Dummies” che puoi scaricare cliccando sul link poco più in basso.

Buon ascolto! 

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